NON COME LORO


NON COME LORO 

di ROSSELLA OR
Di questo incantato spettacolo di Rossella Or che racconta senza raccontare ma soltanto facendo intuire un incontro sognato, Mario Prosperi regista riesce a fare afferrare i significati reconditi; ma piu che di significati diremmo trattarsi di sensazioni inesprimibili.
Il testo poetico è destinato ad una performance della sua autrice che si confronta in un'azione rarefatta e nitidissima con una figura maschíle che è una propria oniríca proiezione; la sua identità, come appunto in alcuni sogni, è ignota; figlia dell'immaginario ma non dell'imprevisto, cioè del desiderio.
E perciò le domande che nutrono il dialogo, cucito con una sorta di umorismo penetrante e straniato al tempo stesso, girano attorno a soggetti inevitabili e centrali nella psiche: I'attesa della morte e il senso della vita; e cosa c'è di mortale e cosa di vitale nell'arte e nella coscienza dell'arte.
La performance di Fabio Collepiccolo arricchisce come un confronto necessario, anche formale e letterario, l'azione onirica di Rossella Or., e l'incontro fra la figura femminile e quella maschile si delinea come una sorta di dialogo interiore ed il bosco rarefatto, dalla luce a tratti abbacinante o languida, è un'invenzione di Valerio Di Filippo, che sottrae peso all'ambiente e 1o rende spirituale.

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